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PARIS... c’est pas fini!

Bibliographic Details
Summary:La partenza e la permanenza in un paese straniero implicano un doppio movimento di invasione/evasione fondato sulla dicotomia identità/alterità, io/altro, qui/oltre o, più concretamente, sull’antinomia appropriazione/allontanamento. A tale proposito, Parigi, spazio mitico per eccellenza, si offre allo sguardo d’attesa del neofita che lì si rifugia, per ragioni di apprendimento letterario sfociando nel desiderio di concretizzare una vocazione (è il caso di París non se acaba nunca d’Enrique Vila- Matas), di trionfare individualmente e socialmente (El síndrome de Ulises di Santiago Gamboa presenta testimonianze varie per quanto riguarda l’immagine della capitale francese in una data congiuntura) e di trovare un rifugio sicuro per un esilio forzato (l’emigrazione in Francia, al tempo di Franco, narrata da Almuneda Grandes in El corazón helado). Da un lato, la figura del sogno e del miraggio; dall’altro, quella dell’ostilità e della disillusione…
Subject:Immagologia Mito di Parigi Foreigner Imagology Immagine letteraria Straniero Literary image Myth of Paris
Country:Portugal
Document type:journal article
Access type:Open
Associated institution:Carnets, Revista Electrónica de Estudos Franceses
Language:Italian
Origin:Carnets, Revista Electrónica de Estudos Franceses
Description
Summary:La partenza e la permanenza in un paese straniero implicano un doppio movimento di invasione/evasione fondato sulla dicotomia identità/alterità, io/altro, qui/oltre o, più concretamente, sull’antinomia appropriazione/allontanamento. A tale proposito, Parigi, spazio mitico per eccellenza, si offre allo sguardo d’attesa del neofita che lì si rifugia, per ragioni di apprendimento letterario sfociando nel desiderio di concretizzare una vocazione (è il caso di París non se acaba nunca d’Enrique Vila- Matas), di trionfare individualmente e socialmente (El síndrome de Ulises di Santiago Gamboa presenta testimonianze varie per quanto riguarda l’immagine della capitale francese in una data congiuntura) e di trovare un rifugio sicuro per un esilio forzato (l’emigrazione in Francia, al tempo di Franco, narrata da Almuneda Grandes in El corazón helado). Da un lato, la figura del sogno e del miraggio; dall’altro, quella dell’ostilità e della disillusione…